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Inac, 50 anni per le persone, per i diritti
Scritto il 15-09-2021 da Cia Piemonte | Categoria: Patronato
Il rigoroso rispetto delle direttive anti Covid-19 non ha penalizzato l’evento per il cinquantennale del Patronato Inac-Cia, che si è svolto martedì 14 settembre a Roma. È stata, infatti, registrata una platea di circa 200 persone in presenza e 882 coloro che hanno seguito le dirette streaming di Facebook e YouTube.
Le lettere del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, hanno fatto da prologo agli interventi, in presenza, del presidente dell’Inps Pasquale Tridico, del presidente Nazionale della Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino, del presidente del Cipla Walter Marani, del presidente di Agia-Cia Stefano Francia e di Alessandro Del Carlo presidente dell’Associazione nazionale pensionati. Relazioni e interventi che hanno riempito di contenuti il momento convegnistico promosso per celebrare i 50 anni di attività del Patronato Inac.
Il direttore generale dell’Istituto Laura Ravagnan e il presidente Antonio Barile, «ringraziano quanti hanno reso possibile il pieno successo della giornata celebrativa del Patronato: Istituzioni, invitati e i colleghi tutti». In occasione del cinquantennale del Patronato Inac è stato riconosciuto il lavoro di tutti gli operatori impegnati nella tutela dei diritti dei cittadini ed è stata anche premiata Pasqualina Roseo di Nizza Monferrato (AT), operatrice con la maggiore anzianità di servizio in Piemonte.
Ogni anno, dal 1970, l’Inac lavora a supporto di circa un milione di cittadini su welfare e pensioni. Oltre 600 uffici e 1.000 addetti creano la rete capillare che Inac-Cia stende su tutto il territorio nazionale.
«Questo 2021 segna il 51º anno di lavoro – ha spiegato il presidente Inac Antonio Barile -. La pandemia ci ha obbligato a far slittare l’evento che volevamo svolgere in presenza per ringraziare tutti gli operatori che hanno reso possibile la nostra storia di successo. Proprio in questi ultimi due anni, drammatici per il tessuto sociale del Paese, la nostra attività di patronato ha rappresentato per milioni d’Italiani un’ancora di salvataggio, consentendo loro di accedere a quelle misure di sostegno economico, varate dallo Stato. I nostri uffici hanno presentato oltre 700.000 pratiche, un record».





