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E già allarme siccità
Scritto il 17-04-2020 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
Al ponte della Becca, in provincia di Pavia, il Po è a 2,7 metri sotto il livello idrometrico: siamo a metà aprile ed il Grande fiume ha già raggiunto il livello di metà agosto. L’inizio di questo 2020 è il più caldo dal 1800, con temperature superiori di 1,52 gradi rispetto alla media, e come se non bastasse le piogge sono praticamente dimezzate rispetto all’anno passato.
L’attuale siccità non è un fenomeno straordinario. Per effetto dei cambiamenti climatici gli episodi di siccità più o meno intensa sono sempre più frequenti. Proteggere e gestire meglio le risorse idriche é quindi diventato fondamentale, non solo a beneficio dell’agricoltura, ma anche a salvaguardia della vivibilità dell’intero territorio regionale.
Per questo motivo, quando inizierà la fase 2 del coronavirus, bisogna pensare anche a realizzare nuovi invasi per stoccare l’acqua nei periodi di abbondanza, per poterla rilasciare poi durante i mesi in cui manca. Servono inoltre interventi di manutenzione e potenziamento delle rete idrica, di recupero e riciclaggio delle acque, nonché misure di sostegno agli agricoltori perché adottino metodi di irrigazione che comportano una minore dispersione di acqua. Lo sfruttamento più razionale possibile delle risorse irrigue è ormai un’esigenza inderogabile. Bisogna intervenire subito. Domani potrebbe essere troppo tardi.